8 generazioni di tessitori dal 1842: la famiglia Busatti
Una tradizione di tessuti dal 1842
Se dici Busatti, dici Toscana. Non solo perché l’azienda tessile ha sede ad Anghiari, in provincia di Arezzo, ma soprattutto perché affonda le sue radici imprenditoriali nella Valtiberina toscana dal 1842. Questa è infatti la data ufficiale dell’ingresso nel mondo della tessitura della famiglia Busatti.
Quella dei Busatti è una storia che si intreccia inevitabilmente con le vicende dell’Italia, a partire dal Risorgimento fino a giungere ai nostri giorni, con gli investimenti e le sfide del digitale. La famiglia Busatti è ora all’ottava generazione di tessitori, con negozi di proprietà e in franchising in cinque continenti.
I tessuti di Busatti dalla Toscana al mondo intero
Busatti lavora artigianalmente lana, cotone, lino e canapa per creare tessuti a metraggio e confezionati. Chi ha avuto modo di provare una cucina stellata avrà quasi sicuramente gustato i piatti su tovaglie di Busatti. Chi segue lifestyle blogger americani avrà sicuramente letto della bellezza di questi tessuti toscani. Chi ha visitato Dubai avrà sicuramente visto gli allestimenti in tessuto nelle vetrine di famosi negozi.
Il respiro internazionale di tutta la produzione nasce da questa esigenza di scoperta e di esplorazione. Le radici sono solide in Toscana, ma la bellezza e la qualità ampliano i confini. E così gli stranieri vogliono visitare Palazzo Morgalanti, lì dove la tradizione viene perpetuata ancora oggi, e Busatti esporta i suoi prodotti in giro per il mondo, lì dove c’è esigenza di un alto servizio sartoriale o di un forte livello di personalizzazione.
I prodotti Busatti per…
– la tavola, scegliendo tra tovaglie e tovaglioli, centrotavola, americane (le tovagliette, per intenderci) e cavalieri (ovvero strisce di tessuto che, coprendo il tavolo per la larghezza, creano una apparecchiatura a due);
– la cucina, che oltre ad essere l’ambiente per cui gli italiani hanno più speso in pandemia, può essere vissuta con maggiore maestria grazie a grembiuli, canovacci, presine e scaldapane;
– la camera da letto, in cui di certo non è il caso di rinunciare a comfort e relax con cuscini, lenzuola, coperte, copriletto, trapunte, tende in tessuti che rispettano l’artigianalità e la manualità della tradizione;
– la cameretta dei bambini, ampliando la gamma di prodotti tessili con accessori, culle e cuscini per i più piccoli;
– la sala da bagno, che dall’essere solo “bagno” diventa una stanza con più funzioni, una sorta di spazio per la cura del proprio corpo, con asciugamani e accappatoi.
La tradizione storica dei tessuti incontra il contemporaneo, sposandolo e arricchendosi, senza mai dimenticare l’originaria qualità. Le lavorazioni di Busatti avvengono in Italia, nello stabilimento produttivo di Anghiari, all’interno del cinquecentesco Palazzo Morgalanti. Ancora oggi la tintura avviene sui fili (e non in pezza), per una maggiore tenuta e durata dei colori. Basta fare un salto su TripAdvisor per leggere le opinioni di chi ha visitato la factory o ha acquistato dal negozio e farsi un’idea su quanto il clima familiare caratterizzi Busatti.
Tutto per la tavola
Di quale kit per la tavola abbiamo bisogno? Se stare a tavola è sempre un piacere, preparare al meglio il luogo dove mangiamo può essere un grattacapo. Partendo da come posizionare le posate (forchette sempre a sinistra, coltelli ed eventuale cucchiaio a destra) e i bicchieri (a destra, bassi per l’acqua, calici bombati per i vini rossi, calici più stretti per i bianchi), consiglio sempre di scegliere i colori della tavola (piatti, bicchieri e ovviamente tovaglia e tovaglioli). La tavola deve essere preparata anche in funzione del tipo di pasto (colazione, brunch, pranzo, merenda, aperitivo o cena).
Sempre meglio scegliere una tovaglia più ampia del tavolo ma non enorme, così da non risultare corta o, peggio, farle toccare il pavimento o piegarla in alcune parti. Per decorare una tavola per un’occasione speciale, meglio affidarsi ai tovaglioli in tessuto piuttosto che a quelli di carta. Un arricchimento ulteriore può essere l’utilizzo di runner o cavalieri. L’alternativa alla tovaglia sono le americane, le classiche tovagliette in tessuto o in materiale naturale (no plastic, please!). Un vaso con dei fiori o una candela completano la nostra tavola con un tocco di eleganza mai banale, anche perché verosimilmente i piatti finiscono nelle stories di Instagram.
La famiglia Busatti oggi
Quando un cognome racconta così tanto dell’Italia e del made in Italy è inevitabile che sia legato al passato. Nel caso della famiglia Busatti, però, quello che si riscontra è un’esplorazione continua del futuro e un voler perpetrare una memoria storica. Otto generazioni di imprenditori del tessile generano un patrimonio culturale e produttivo che diventa il vanto di un territorio e di un’intera nazione. Il made in Italy è essenzialmente una formula che mixa qualità e tradizione e dà come risultato un futuro che si espande geograficamente, raccogliendo apprezzamenti e clienti in tutto il mondo. Busatti oggi ha uno shop online molto dinamico e dialoga con food blogger, influencer, personaggi televisivi, chef stellati, hotel di prestigio, dimostrando una maturità sui temi della comunicazione digitale che altri ambiti non hanno ancora. Dal mio incontro con la realtà di Busatti nascerà presto un’intervista, che troverete ancora qui su questo blog.
*Articolo in collaborazione con Busatti